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Bilancio Aprile 2011
01 Maggio 2011 11:00 |
Ecco un breve bilancio dell'Aprile 2011 basato sui dati della stazione ufficiale di Milano-Linate, rappresentativa del clima della Valpadana centro-occidentale.
TEMPERATURE MINIME
MEDIA: +11,5°C
SCARTO RISPETTO ALLA MEDIA 2001-2010: +2,6°C
SCARTO RISPETTO ALLA MEDIA 1980-1999: +3,9°C
TEMPERATURE MASSIME
MEDIA: +22,2°C
SCARTO RISPETTO ALLA MEDIA 2001-2010: +3,3°C
SCARTO RISPETTO ALLA MEDIA 1980-1999: +4,7°C
PRECIPITAZIONI
TOTALI: 11 millimetri
SCARTO RISPETTO ALLA MEDIA 2001-2010: -88%
SCARTO RISPETTO ALLA MEDIA 1980-1999: -86%
COMMENTO
Aprile 2011 è stato molto più caldo della media con anomalie molto siginificative. Il 9 è stato anche registrato il record storico assoluto di caldo per questo mese.
Le precipitazioni sono state invece particolarmente scarse, con la caduta di soli pochi millimetri.
Dopo tanti mesi con temperature leggermente sotto media e precipitazioni abbondanti, il mese di aprile ha fatto registrare una netta inversione di tendenza. Preludio di un'estate caldissima? Al momento non si può dire, ma alcune indicazione sembrerebbero smentirlo...
TEMPERATURE MINIME
MEDIA: +11,5°C
SCARTO RISPETTO ALLA MEDIA 2001-2010: +2,6°C
SCARTO RISPETTO ALLA MEDIA 1980-1999: +3,9°C
TEMPERATURE MASSIME
MEDIA: +22,2°C
SCARTO RISPETTO ALLA MEDIA 2001-2010: +3,3°C
SCARTO RISPETTO ALLA MEDIA 1980-1999: +4,7°C
PRECIPITAZIONI
TOTALI: 11 millimetri
SCARTO RISPETTO ALLA MEDIA 2001-2010: -88%
SCARTO RISPETTO ALLA MEDIA 1980-1999: -86%
COMMENTO
Aprile 2011 è stato molto più caldo della media con anomalie molto siginificative. Il 9 è stato anche registrato il record storico assoluto di caldo per questo mese.
Le precipitazioni sono state invece particolarmente scarse, con la caduta di soli pochi millimetri.
Dopo tanti mesi con temperature leggermente sotto media e precipitazioni abbondanti, il mese di aprile ha fatto registrare una netta inversione di tendenza. Preludio di un'estate caldissima? Al momento non si può dire, ma alcune indicazione sembrerebbero smentirlo...
9/4/2011: caldo record
09 Aprile 2011 22:00 |
Sabato 9 Aprile sono stati battuti tutti i record di caldo sulla Lombardia con estremi mai raggiunti in questo mese. Ecco alcune temperature massime registrate dalle stazioni del Centro Meteo Lombardo prese ad esempio.
Milano Linate: 33,5°
Milano Cadorna: 32,1°
Ossona: 33,3°
Vigevano: 33,2°
Mortara: 34,3°
Seregno: 32,5°
Brivio: 32,5°
Besnate: 31,4°
Como: 30,3°
Treviglio: 33,4°
Seriate: 32,0°
Leno: 31,5°
Questi valori sono di circa 15 gradi oltre le medie del periodo. E' un'anomalia che non è stata quasi mai raggiunta in nessun periodo dell'anno e che mai era stata raggiunta in aprile.
Ma quali sono state le cause? In particolare due.
1) L'alta pressione estesa dal nord Africa a tutta l'Europa centro-meridionale accompagnata dall'afflusso di aria calda da sud.
2) Il dislivello barico che si è formato tra il nord e il sud delle Alpi ha dato origine ai caldi venti di fohn che discendendo dalle catene montuose hanno assunto per compressione adiabatica temperature molto elevate.
La concomitanza di questi due aspetti (concomitanza piuttosto rara) spiega i record termici di questi giorni.
Non si possono quindi legare queste anomalie direttamente al riscaldamento del pianeta, anche se è ovvio che il global warming rende più probabile e frequente l'evenienza di questi eventi.
Milano Linate: 33,5°
Milano Cadorna: 32,1°
Ossona: 33,3°
Vigevano: 33,2°
Mortara: 34,3°
Seregno: 32,5°
Brivio: 32,5°
Besnate: 31,4°
Como: 30,3°
Treviglio: 33,4°
Seriate: 32,0°
Leno: 31,5°
Questi valori sono di circa 15 gradi oltre le medie del periodo. E' un'anomalia che non è stata quasi mai raggiunta in nessun periodo dell'anno e che mai era stata raggiunta in aprile.
Ma quali sono state le cause? In particolare due.
1) L'alta pressione estesa dal nord Africa a tutta l'Europa centro-meridionale accompagnata dall'afflusso di aria calda da sud.
2) Il dislivello barico che si è formato tra il nord e il sud delle Alpi ha dato origine ai caldi venti di fohn che discendendo dalle catene montuose hanno assunto per compressione adiabatica temperature molto elevate.
La concomitanza di questi due aspetti (concomitanza piuttosto rara) spiega i record termici di questi giorni.
Non si possono quindi legare queste anomalie direttamente al riscaldamento del pianeta, anche se è ovvio che il global warming rende più probabile e frequente l'evenienza di questi eventi.
Marzo 2011
02 Aprile 2011 14:00 |
Ecco un breve bilancio del marzo 2011 basato sui dati della stazione ufficiale di Milano-Linate, rappresentativa del clima della Valpadana centro-occidentale.
TEMPERATURE MINIME
MEDIA: +5,8°C
SCARTO RISPETTO ALLA MEDIA 2001-2010: +0,8°C
SCARTO RISPETTO ALLA MEDIA 1980-1999: +1,7°C
TEMPERATURE MASSIME
MEDIA: +13,5°C
SCARTO RISPETTO ALLA MEDIA 2001-2010: -1,6°C
SCARTO RISPETTO ALLA MEDIA 1980-1999: -0,6°C
PRECIPITAZIONI
TOTALI: 150 millimetri
SCARTO RISPETTO ALLA MEDIA 2001-2010: +135%
SCARTO RISPETTO ALLA MEDIA 1980-1999: +170%
COMMENTO
Marzo 2011 è stato leggermente più caldo della media nei valori minimi e più fresco della media nei valori massimi.
Queste anomalie sono state determinate da una copertura nuvolosa e da una piovosità superiore alla media.
TEMPERATURE MINIME
MEDIA: +5,8°C
SCARTO RISPETTO ALLA MEDIA 2001-2010: +0,8°C
SCARTO RISPETTO ALLA MEDIA 1980-1999: +1,7°C
TEMPERATURE MASSIME
MEDIA: +13,5°C
SCARTO RISPETTO ALLA MEDIA 2001-2010: -1,6°C
SCARTO RISPETTO ALLA MEDIA 1980-1999: -0,6°C
PRECIPITAZIONI
TOTALI: 150 millimetri
SCARTO RISPETTO ALLA MEDIA 2001-2010: +135%
SCARTO RISPETTO ALLA MEDIA 1980-1999: +170%
COMMENTO
Marzo 2011 è stato leggermente più caldo della media nei valori minimi e più fresco della media nei valori massimi.
Queste anomalie sono state determinate da una copertura nuvolosa e da una piovosità superiore alla media.
Inverno 2010/2011
05 Marzo 2011 21:00 |
Diamo un'occhiata in breve a come è stato l'inverno meteorologico appena concluso (trimestre dicembre 2010-febbraio 2011), basandoci sui dati della stazione meteo di Milano-Linate e confrontandoli con le medie degli ultimi decenni.
TEMPERATURA MINIMA
MEDIA: +0,3°C
SCARTO RISPETTO ALLA MEDIA 2001-2010: -0,6°C
SCARTO RISPETTO ALLA MEDIA 1980-1999: +0,3°C
TEMPERATURA MASSIMA
MEDIA: +6,0°C
SCARTO RISPETTO ALLA MEDIA 2001-2010: -2,1°C
SCARTO RISPETTO ALLA MEDIA 1980-1999: -1,1°C
PRECIPITAZIONI
TOTALI: 272 millimetri
SCARTO RISPETTO ALLA MEDIA 2001-2010: +28%
SCARTO RISPETTO ALLA MEDIA 1980-1999: +110%
COMMENTO
L'inverno appena concluso è stato più freddo e più piovoso della media, in particolare a dicembre quando entrambe le anomalie sono state molto evidenti.
Le temperature sono state più in linea con quello che avveniva alcuni decenni fa rispetto a quello a cui siamo stati abituati nell'ultimo decennio.
Le precipitazioni invece hanno proseguito la tendenza ad aumentare che ha caratterizzato gli ultimi 10 anni.
TEMPERATURA MINIMA
MEDIA: +0,3°C
SCARTO RISPETTO ALLA MEDIA 2001-2010: -0,6°C
SCARTO RISPETTO ALLA MEDIA 1980-1999: +0,3°C
TEMPERATURA MASSIMA
MEDIA: +6,0°C
SCARTO RISPETTO ALLA MEDIA 2001-2010: -2,1°C
SCARTO RISPETTO ALLA MEDIA 1980-1999: -1,1°C
PRECIPITAZIONI
TOTALI: 272 millimetri
SCARTO RISPETTO ALLA MEDIA 2001-2010: +28%
SCARTO RISPETTO ALLA MEDIA 1980-1999: +110%
COMMENTO
L'inverno appena concluso è stato più freddo e più piovoso della media, in particolare a dicembre quando entrambe le anomalie sono state molto evidenti.
Le temperature sono state più in linea con quello che avveniva alcuni decenni fa rispetto a quello a cui siamo stati abituati nell'ultimo decennio.
Le precipitazioni invece hanno proseguito la tendenza ad aumentare che ha caratterizzato gli ultimi 10 anni.
Febbraio 2011
28 Febbraio 2011 21:00 |
Ecco un breve bilancio del febbraio 2011 basato sui dati della stazione ufficiale di Milano-Linate, rappresentativa del clima della Valpadana centro-occidentale.
TEMPERATURE MINIME
MEDIA: +1,7°C
SCARTO RISPETTO ALLA MEDIA 2001-2010: +0,6°C
SCARTO RISPETTO ALLA MEDIA 1980-1999: +1,3°C
TEMPERATURE MASSIME
MEDIA: +9,5°C
SCARTO RISPETTO ALLA MEDIA 2001-2010: -0,4°C
SCARTO RISPETTO ALLA MEDIA 1980-1999: +0,8°C
PRECIPITAZIONI
TOTALI: 110 millimetri
SCARTO RISPETTO ALLA MEDIA 2001-2010: +55%
SCARTO RISPETTO ALLA MEDIA 1980-1999: +400%
COMMENTO
Febbraio 2011 è stato leggermente più caldo della media, in particolare nei valori minimi.
La vera anomalia si è avuta in termini di precipitazioni che sono risultate particolarmente elevate.
Questi dati confermano una tendenza negli ultimi mesi ad avere piovosità elevate e confermano un febbraio che ormai da un decennio risulta particolarmente piovoso.
TEMPERATURE MINIME
MEDIA: +1,7°C
SCARTO RISPETTO ALLA MEDIA 2001-2010: +0,6°C
SCARTO RISPETTO ALLA MEDIA 1980-1999: +1,3°C
TEMPERATURE MASSIME
MEDIA: +9,5°C
SCARTO RISPETTO ALLA MEDIA 2001-2010: -0,4°C
SCARTO RISPETTO ALLA MEDIA 1980-1999: +0,8°C
PRECIPITAZIONI
TOTALI: 110 millimetri
SCARTO RISPETTO ALLA MEDIA 2001-2010: +55%
SCARTO RISPETTO ALLA MEDIA 1980-1999: +400%
COMMENTO
Febbraio 2011 è stato leggermente più caldo della media, in particolare nei valori minimi.
La vera anomalia si è avuta in termini di precipitazioni che sono risultate particolarmente elevate.
Questi dati confermano una tendenza negli ultimi mesi ad avere piovosità elevate e confermano un febbraio che ormai da un decennio risulta particolarmente piovoso.
Aggiornamento NINO/NINA
19 Febbraio 2011 16:00 |
Negli ultimi mesi abbiamo assistito a uno degli eventi di Nina più intensi ed estesi di sempre, che però nelle ultime settimane ha iniziato ad attenuarsi. Ma che cosa succederà nei prossimi mesi?
Ebbene, le previsioni di molti centri meteorologici mondiali stanno mettendo in dubbio la possibilità che avvenga un nuovo episodio di Nino nella prossima estate. NOAA, ECMWF e IRI vedono infatti una tendenza alla neutralizzazione delle anomalie delle acque del Pacifico senza la comparsa di anomalie positive tipiche del Nino. Voce fuori da coro resta la NASA che invece resta propensa a prevedere la comparsa del Nino a partire dal mese di maggio.
Chi avrà ragione? Al momento è impossibile dirlo, ma di certo quello che accadrà nel Pacifico non dovrebbe risultare determinante per il tempo della prossime estate sulle nostre regioni. Al massimo eventuali effetti li avvertiremo nei mesi successivi...
Ebbene, le previsioni di molti centri meteorologici mondiali stanno mettendo in dubbio la possibilità che avvenga un nuovo episodio di Nino nella prossima estate. NOAA, ECMWF e IRI vedono infatti una tendenza alla neutralizzazione delle anomalie delle acque del Pacifico senza la comparsa di anomalie positive tipiche del Nino. Voce fuori da coro resta la NASA che invece resta propensa a prevedere la comparsa del Nino a partire dal mese di maggio.
Chi avrà ragione? Al momento è impossibile dirlo, ma di certo quello che accadrà nel Pacifico non dovrebbe risultare determinante per il tempo della prossime estate sulle nostre regioni. Al massimo eventuali effetti li avvertiremo nei mesi successivi...
Blocco del traffico: dati
06 Febbraio 2011 23:00 |
Facciamo una breve analisi sull’andamento dell’inquinamento da PM-10 nei giorni di blocco delle auto nella città di Milano (30 gennaio e 6 febbraio), paragonandolo con quello che è avvenuto nelle altre province limitrofe, dove invece non c’è stato alcun blocco.
29 GENNAIO: variazioni PM-10 rispetto al giorno precedente
MILANO: +38%
PAVESE: +13%
LECCHESE: +27%
COMASCO: +35%
BERGAMASCA: +37%
6 FEBBRAIO: variazioni PM-10 rispetto al giorno precedente
MILANO: +8%
PAVESE: -8%
LECCHESE: +12%
COMASCO: +1%
BERGAMASCA: +4%
COMMENTO
Come si vede dai dati, Milano non ha avuto alcun beneficio dal blocco delle auto: in entrambe le domeniche senza auto si è avuto un incremento dei valori di polveri sottili, incremento che è stato addirittura tra i più alti di tutta la Lombardia.
Purtroppo i provvedimenti una-tantum non creano benefici (almeno per i valori di inquinamento) e si dimostra che l'unica strada da seguire è quella di provvedimenti strutturali e concertati da tutte le regioni.
29 GENNAIO: variazioni PM-10 rispetto al giorno precedente
MILANO: +38%
PAVESE: +13%
LECCHESE: +27%
COMASCO: +35%
BERGAMASCA: +37%
6 FEBBRAIO: variazioni PM-10 rispetto al giorno precedente
MILANO: +8%
PAVESE: -8%
LECCHESE: +12%
COMASCO: +1%
BERGAMASCA: +4%
COMMENTO
Come si vede dai dati, Milano non ha avuto alcun beneficio dal blocco delle auto: in entrambe le domeniche senza auto si è avuto un incremento dei valori di polveri sottili, incremento che è stato addirittura tra i più alti di tutta la Lombardia.
Purtroppo i provvedimenti una-tantum non creano benefici (almeno per i valori di inquinamento) e si dimostra che l'unica strada da seguire è quella di provvedimenti strutturali e concertati da tutte le regioni.
Bilancio gennaio 2011
01 Febbraio 2011 20:00 |
Ecco un breve bilancio del gennaio 2011 basato sui dati della stazione ufficiale di Milano-Linate, rappresentativa del clima della Valpadana centro-occidentale.
TEMPERATURE MINIME
MEDIA: +0,2°C
SCARTO RISPETTO ALLA MEDIA 2001-2010: -0,1°C
SCARTO RISPETTO ALLA MEDIA 1980-1999: +1,0°C
TEMPERATURE MASSIME
MEDIA: +4,5°C
SCARTO RISPETTO ALLA MEDIA 2001-2010: -2,3°C
SCARTO RISPETTO ALLA MEDIA 1980-1999: -1,3°C
PRECIPITAZIONI
TOTALI: 30 millimetri
SCARTO RISPETTO ALLA MEDIA 2001-2010: -50%
SCARTO RISPETTO ALLA MEDIA 1980-1999: -25%
COMMENTO
Gennaio 2011 è stato più fresco della media degli ultimi 10 anni, più in linea con le medie degli anni Novanta.
Le precipitazioni sono state scarse, tanto che è risultato il più secco degli ultimi 6 anni.
TEMPERATURE MINIME
MEDIA: +0,2°C
SCARTO RISPETTO ALLA MEDIA 2001-2010: -0,1°C
SCARTO RISPETTO ALLA MEDIA 1980-1999: +1,0°C
TEMPERATURE MASSIME
MEDIA: +4,5°C
SCARTO RISPETTO ALLA MEDIA 2001-2010: -2,3°C
SCARTO RISPETTO ALLA MEDIA 1980-1999: -1,3°C
PRECIPITAZIONI
TOTALI: 30 millimetri
SCARTO RISPETTO ALLA MEDIA 2001-2010: -50%
SCARTO RISPETTO ALLA MEDIA 1980-1999: -25%
COMMENTO
Gennaio 2011 è stato più fresco della media degli ultimi 10 anni, più in linea con le medie degli anni Novanta.
Le precipitazioni sono state scarse, tanto che è risultato il più secco degli ultimi 6 anni.
Cambiamento modelli 30/1
30 Gennaio 2011 19:00 |
Come molti di voi avranno sicuramente notato, le previsioni per domenica 30 gennaio sono cambiate profondamente nel corso della giornata di venerdì, passando da una previsione di una domenica in prevalenza soleggiata a una previsione di nubi e qualche nevicata. Ma che cosa è successo?
Nel corso di venerdì 28 i modelli dei centri di calcolo internazionali hanno iniziato a modificare le mappe previste per domenica 30. La traiettoria della perturbazione che all'inizio avrebbe dovuto lambire la Liguria è stata progressivamente spostata verso nord di circa 200 km. Di conseguenza tutte le previsioni sono mutate e la perturbazione ha interessato anche gran parte di Piemonte e Lombardia.
Capita raramente uno stravolgimento dei modelli a 36/48 ore di distanza, ma non è un evento impossibile. E' per questo che le previsioni vanno seguite quotidianamente senza dare mai nulla per scontato e mettendo in conto la possibilità di cambiamenti anche sostanziali ad appena due giorni di distanza.
Nel corso di venerdì 28 i modelli dei centri di calcolo internazionali hanno iniziato a modificare le mappe previste per domenica 30. La traiettoria della perturbazione che all'inizio avrebbe dovuto lambire la Liguria è stata progressivamente spostata verso nord di circa 200 km. Di conseguenza tutte le previsioni sono mutate e la perturbazione ha interessato anche gran parte di Piemonte e Lombardia.
Capita raramente uno stravolgimento dei modelli a 36/48 ore di distanza, ma non è un evento impossibile. E' per questo che le previsioni vanno seguite quotidianamente senza dare mai nulla per scontato e mettendo in conto la possibilità di cambiamenti anche sostanziali ad appena due giorni di distanza.
Aggiornamento stagionali
22 Gennaio 2011 12:00 |
Diamo una veloce occhiata agli ultimi aggiornamenti dei modelli stagionali per i prossimi tre mesi.
Nel bimestre febbraio-marzo non vengono evidenziate anomalie significative. In particolare dopo una fine di gennaio piuttosto fredda, i prossimi due mesi sembrerebbero presentarsi con le caratteristiche tipiche del periodo, specie in termini di temperature. Le precipitazioni potrebbero risultare appena superiori alla media.
Le prime indicazioni di aprile vedrebbero invece un mese con temperature sopra le medie, ma siamo ancora davvero troppo lontani...
Nel bimestre febbraio-marzo non vengono evidenziate anomalie significative. In particolare dopo una fine di gennaio piuttosto fredda, i prossimi due mesi sembrerebbero presentarsi con le caratteristiche tipiche del periodo, specie in termini di temperature. Le precipitazioni potrebbero risultare appena superiori alla media.
Le prime indicazioni di aprile vedrebbero invece un mese con temperature sopra le medie, ma siamo ancora davvero troppo lontani...
Nuove previsioni puntuali
13 Gennaio 2011 22:00 |
Da qualche giorno trovate anche su METEOLAMPO delle previsioni puntuali realizzate su tutte le province delle regioni di nostro interesse.
Queste previsioni sono realizzate in automatico dal centro meteo norvegese, unico a utilizzare per le previsioni sulle nostre città il modello fisico-matematico internazionale HIRLAM, inizializzato sul modello europeo ECMWF, il più potente modello meteo esistente.
Riteniamo quindi che queste previsioni automatiche possano ottenere performance migliori rispetto a tutte quelle che si trovano sui siti meteo italiani, che in genere si basano su modelli meteorologici meno evoluti.
Le nostre previsioni automatiche vengono continuamente aggiornate, recependo i dati che arrivano ora per ora da tutte le stazioni meteo del nostro continente per poter fornire una previsione oraria fino a 48 ore il più aggiornata possibile (sono le uniche esistenti aggiornate ogni 4 ore).
Ovviamente queste previsioni non possono sostituire in alcun modo le nostre previsioni manuali che permettono una visione di insieme e più ragionata, ma vanno affiancate alle cartine tradizionali per una previsione a breve termine quando ci interessa un livello di dettaglio orario e geografico superiore.
Queste previsioni sono realizzate in automatico dal centro meteo norvegese, unico a utilizzare per le previsioni sulle nostre città il modello fisico-matematico internazionale HIRLAM, inizializzato sul modello europeo ECMWF, il più potente modello meteo esistente.
Riteniamo quindi che queste previsioni automatiche possano ottenere performance migliori rispetto a tutte quelle che si trovano sui siti meteo italiani, che in genere si basano su modelli meteorologici meno evoluti.
Le nostre previsioni automatiche vengono continuamente aggiornate, recependo i dati che arrivano ora per ora da tutte le stazioni meteo del nostro continente per poter fornire una previsione oraria fino a 48 ore il più aggiornata possibile (sono le uniche esistenti aggiornate ogni 4 ore).
Ovviamente queste previsioni non possono sostituire in alcun modo le nostre previsioni manuali che permettono una visione di insieme e più ragionata, ma vanno affiancate alle cartine tradizionali per una previsione a breve termine quando ci interessa un livello di dettaglio orario e geografico superiore.
Aggiornamento Nina
06 Gennaio 2011 18:00 |
E' stato raggiunto intorno a Natale il picco di anomalie negative nelle acque dell'oceano Pacifico dovuto al forte episodio di Nina in corso in questi mesi (uno dei più forti negli ultimi decenni).
Nelle rilevazioni del NOAA del 22 dicembre si sono riscontrate anomalie tra -1.4°C e -1.8°C, in base alle zone dell'oceano prese a riferimento.
Nel rilevamento del 29 dicembre queste anomalie mostrano un inizio di attenuazione ed entro il mese di aprile dovrebbero neutralizzarsi.
Ma cosa succederà dopo? Ebbene, tutti i modelli matematici sono concordi nel prevedere un nuovo evento di Nino, probabilmente moderato, per la prossima estate. Vedremo nei prossimi mesi se questa previsione sarà confermata e quali effetti avrà sul clima delle nostre regioni.
Nelle rilevazioni del NOAA del 22 dicembre si sono riscontrate anomalie tra -1.4°C e -1.8°C, in base alle zone dell'oceano prese a riferimento.
Nel rilevamento del 29 dicembre queste anomalie mostrano un inizio di attenuazione ed entro il mese di aprile dovrebbero neutralizzarsi.
Ma cosa succederà dopo? Ebbene, tutti i modelli matematici sono concordi nel prevedere un nuovo evento di Nino, probabilmente moderato, per la prossima estate. Vedremo nei prossimi mesi se questa previsione sarà confermata e quali effetti avrà sul clima delle nostre regioni.
Neve il 6 gennaio?
06 Gennaio 2011 14:00 |
Usiamo questo spazio per gli aggiornamenti continui sul possibile peggioramento nevoso dei prossimi giorni.
Giovedì nel pomeriggio deboli nevicate su Bresciano, Bergamasco, Lecchese, Pavese, Lodigiano, Cremonese in estensione verso il Milanese. Nella sera deboli nevicate sparse, eccetto Comasco e Varesotto, in cessazione su Milanese e Pavese dalla tarda sera. Accumuli intorno a 3-4 cm solo nella Bergamasca. In nottata la neve tenderà a diventare pioggia in pianura. Venerdì quota neve in deciso rialzo, piogge in pianura.
Giovedì nel pomeriggio deboli nevicate su Bresciano, Bergamasco, Lecchese, Pavese, Lodigiano, Cremonese in estensione verso il Milanese. Nella sera deboli nevicate sparse, eccetto Comasco e Varesotto, in cessazione su Milanese e Pavese dalla tarda sera. Accumuli intorno a 3-4 cm solo nella Bergamasca. In nottata la neve tenderà a diventare pioggia in pianura. Venerdì quota neve in deciso rialzo, piogge in pianura.
Freddo dal 3 gennaio?
29 Dicembre 2010 15:00 |
Le ultime proiezioni dei modelli fisico-matematici confermano che a partire da lunedì 3 gennaio dovrebbe arrivare sulle nostre regioni una massa di aria molto fredda proveniente dalla Russia che darà il via a un'altra intensa ondata di freddo che dovrebbe durare almeno fino al 10 gennaio. Nella prima fase non ci dovrebbero essere precipitazioni significative, ma a partire dal 6-7 gennaio le cose potrebbero cambiare...
Meteo tra Natale e Capodanno
25 Dicembre 2010 16:00 |
A Santo Stefano migliora nel pomeriggio-sera con schiarite sempre più ampie.
Da lunedì 27 e almeno fino a Capodanno non sono attese perturbazioni significative, pertanto avremo generali condizioni di bel tempo con qualche nebbia al mattino in pianura e un po' di nubi sulla Liguria.
Le temperature subiranno un temporaneo calo tra domenica 26 e mercoledì 29, ma poi saliranno fino a portarsi oltre le medie del periodo.
Possibile nuovo ritorno del freddo a partire dal 3 gennaio 2011.
Da lunedì 27 e almeno fino a Capodanno non sono attese perturbazioni significative, pertanto avremo generali condizioni di bel tempo con qualche nebbia al mattino in pianura e un po' di nubi sulla Liguria.
Le temperature subiranno un temporaneo calo tra domenica 26 e mercoledì 29, ma poi saliranno fino a portarsi oltre le medie del periodo.
Possibile nuovo ritorno del freddo a partire dal 3 gennaio 2011.
22/12/2010: inizia l'inverno
19 Dicembre 2010 16:00 |
Quest’anno l’inizio dell’inverno astronomico avverrà mercoledì 22 dicembre alle ore 0:38, istante del solstizio di inverno. Ma, già che ci siamo, come viene definito l’inizio delle stagioni? E’ uguale ogni anno?
Il solstizio di inverno è definito come l’istante in cui la traiettoria apparente del Sole intorno alla Terra incrocia il tropico del Cancro (parallelo terrestre di coordinate 23°27’). Questo istante ritarda di circa 6 ore ogni anno, salvo subire un nuovo riposizionamento indietro ogni quattro anni, in conseguenza degli anni bisestili, introdotti proprio per evitare un progressivo disallineamento delle stagioni con il calendario. E’ per questo motivo che l’inizio dell’inverno può capitare il 21 o il 22 dicembre.
Allo stesso modo l’inizio dell’estate è definito come l’istante in cui la traiettoria apparente del Sole intorno alla Terra incrocia il tropico del Capricorno e può avvenire il 20 o il 21 giugno.
L’inizio di primavera e autunno avviene nel momento in cui il movimento del Sole incrocia l’equatore terrestre e avviene per la primavera il 20 o il 21 marzo e per l’autunno il 22 o il 23 settembre.
Infine segnaliamo che invece in meteorologia l’inizio delle stagioni riflette meglio le condizioni effettive del tempo e quindi l’inverno inizia il 1° dicembre, la primavera il 1° marzo, l’estate il 1° giugno e l’autunno il 1° settembre.
Il solstizio di inverno è definito come l’istante in cui la traiettoria apparente del Sole intorno alla Terra incrocia il tropico del Cancro (parallelo terrestre di coordinate 23°27’). Questo istante ritarda di circa 6 ore ogni anno, salvo subire un nuovo riposizionamento indietro ogni quattro anni, in conseguenza degli anni bisestili, introdotti proprio per evitare un progressivo disallineamento delle stagioni con il calendario. E’ per questo motivo che l’inizio dell’inverno può capitare il 21 o il 22 dicembre.
Allo stesso modo l’inizio dell’estate è definito come l’istante in cui la traiettoria apparente del Sole intorno alla Terra incrocia il tropico del Capricorno e può avvenire il 20 o il 21 giugno.
L’inizio di primavera e autunno avviene nel momento in cui il movimento del Sole incrocia l’equatore terrestre e avviene per la primavera il 20 o il 21 marzo e per l’autunno il 22 o il 23 settembre.
Infine segnaliamo che invece in meteorologia l’inizio delle stagioni riflette meglio le condizioni effettive del tempo e quindi l’inverno inizia il 1° dicembre, la primavera il 1° marzo, l’estate il 1° giugno e l’autunno il 1° settembre.
Freddo fino a fine anno?
12 Dicembre 2010 12:00 |
Da circa un mese stiamo assistendo al rafforzamento di un’anomalia climatologica che potrebbe avere impatto sul tempo delle prossime settimane: l’indice NAO (North Atlantic Oscillation) ha virato pesantemente in negativo e dovrebbe rimanere tale almeno fino a fine anno. Ma che cosa significa?
L’indice NAO misura la differenza di pressione in atto tra l’Atlantico settentrionale (dove in genere risiede una bassa pressione) e l’Atlantico meridionale (dove in genere risiede un’alta pressione). Un indice NAO positivo significa che sia l’alta pressione a sud che la bassa pressione a nord sono in rafforzamento, con la conseguenza che le perturbazioni atlantiche scorrono alle alte latitudini e l’Italia è protetta dall’anticiclone delle Azzorre in espansione verso di noi. Un indice NAO negativo, al contrario, significa che l’alta pressione sulle Azzorre si sta indebolendo aprendo la strada all’incursione delle perturbazioni atlantiche verso le nostre regioni e all’arrivo di aria fredda da nord.
La NAO negativa di queste settimane potrebbe quindi far pensare al perdurare almeno fino a fine anno di un periodo freddo per tutta Italia e anche nevoso per alcune regioni…
L’indice NAO misura la differenza di pressione in atto tra l’Atlantico settentrionale (dove in genere risiede una bassa pressione) e l’Atlantico meridionale (dove in genere risiede un’alta pressione). Un indice NAO positivo significa che sia l’alta pressione a sud che la bassa pressione a nord sono in rafforzamento, con la conseguenza che le perturbazioni atlantiche scorrono alle alte latitudini e l’Italia è protetta dall’anticiclone delle Azzorre in espansione verso di noi. Un indice NAO negativo, al contrario, significa che l’alta pressione sulle Azzorre si sta indebolendo aprendo la strada all’incursione delle perturbazioni atlantiche verso le nostre regioni e all’arrivo di aria fredda da nord.
La NAO negativa di queste settimane potrebbe quindi far pensare al perdurare almeno fino a fine anno di un periodo freddo per tutta Italia e anche nevoso per alcune regioni…
Bilancio Novembre 2010
03 Dicembre 2010 23:00 |
Facciamo un rapido bilancio di come è stato il novembre 2010, prendendo a campione i dati della stazione ufficiale di Milano-Linate.
TEMPERATURE MINIME:
MEDIA 2010: 6,2°C
SCARTO RISPETTO ALLA MEDIA 2000-2009: +0,2°C
SCARTO RISPETTO ALLA MEDIA 1980-1999: +1.9°C
TEMPERATURE MASSIME:
MEDIA 2010: 10,8°C
SCARTO RISPETTO ALLA MEDIA 2000-2009: -1,5°C
SCARTO RISPETTO ALLA MEDIA 1980-1999: 0°C
PRECIPITAZIONI:
TOTALE 2010: 260 millimetri
SCARTO RISPETTO ALLA MEDIA 2000-2009: +85%
SCARTO RISPETTO ALLA MEDIA 1980-1999: +330%
COMMENTO
Il novembre di quest'anno è stato un po' più freddo rispetto agli ultimi anni (specie nei valori massimi), abbastanza in linea con quello che accadeva negli anni Novanta.
Le precipitazioni sono state eccezionalmente alte (il più piovoso degli ultimi 30 anni dopo il 2000), confermando la tendenza dell'ultimo decennio ad avere autunni sempre più piovosi.
TEMPERATURE MINIME:
MEDIA 2010: 6,2°C
SCARTO RISPETTO ALLA MEDIA 2000-2009: +0,2°C
SCARTO RISPETTO ALLA MEDIA 1980-1999: +1.9°C
TEMPERATURE MASSIME:
MEDIA 2010: 10,8°C
SCARTO RISPETTO ALLA MEDIA 2000-2009: -1,5°C
SCARTO RISPETTO ALLA MEDIA 1980-1999: 0°C
PRECIPITAZIONI:
TOTALE 2010: 260 millimetri
SCARTO RISPETTO ALLA MEDIA 2000-2009: +85%
SCARTO RISPETTO ALLA MEDIA 1980-1999: +330%
COMMENTO
Il novembre di quest'anno è stato un po' più freddo rispetto agli ultimi anni (specie nei valori massimi), abbastanza in linea con quello che accadeva negli anni Novanta.
Le precipitazioni sono state eccezionalmente alte (il più piovoso degli ultimi 30 anni dopo il 2000), confermando la tendenza dell'ultimo decennio ad avere autunni sempre più piovosi.
Global Warming: aggiornamento
25 Novembre 2010 00:00 |
Ritorniamo sul tema del Global Warming, aggiornando con gli ultimi dati di questi mesi il nostro articolo dello scorso marzo (vedi sezione articoli del sito).
Dopo il forte evento di NINO dello scorso anno che aveva fatto raggiungere valori record alla temperatura globale in primavera, è iniziata una leggera discesa delle anomalie termiche di oceani e terraferma.
Nonostante questo, la media dei primi 10 mesi del 2010 mostra un’anomalia termica globale rispetto al periodo 1951-1980 pari a +0.65°C, un record storico assoluto. Se il 2010 terminasse con questi dati risulterebbe a livello planetario l’anno più caldo della storia da quando vengono effettuate delle misurazioni confrontabili (dal 1880).
In questi ultimi mesi, però, la NINA in atto nel Pacifico sta mitigando queste anomalie e dovremo aspettare fino a dicembre per vedere se il 2005 manterrà il primato di anno più bollente oppure verrà superato da questo 2010.
Dopo il forte evento di NINO dello scorso anno che aveva fatto raggiungere valori record alla temperatura globale in primavera, è iniziata una leggera discesa delle anomalie termiche di oceani e terraferma.
Nonostante questo, la media dei primi 10 mesi del 2010 mostra un’anomalia termica globale rispetto al periodo 1951-1980 pari a +0.65°C, un record storico assoluto. Se il 2010 terminasse con questi dati risulterebbe a livello planetario l’anno più caldo della storia da quando vengono effettuate delle misurazioni confrontabili (dal 1880).
In questi ultimi mesi, però, la NINA in atto nel Pacifico sta mitigando queste anomalie e dovremo aspettare fino a dicembre per vedere se il 2005 manterrà il primato di anno più bollente oppure verrà superato da questo 2010.
Inverno 2010/2011: aggiornamento
16 Novembre 2010 23:00 |
In un nostro precedente intervento di quasi un mese fa abbiamo messo in evidenza come la maggior parte dei modelli meteorologici stagionali fosse propenso a intravedere le premesse per un inverno piuttosto freddo.
Benchè sia ancora prematuro, anche per emettere una previsione, crediamo sia giusto sottolineare che nelle ultime settimane sia venuto meno quel fattore che in genere è determinante per avere un inverno freddo sulle nostre regioni, ovvero la QBO negativa.
La QBO (Quasi Biennial Oscillation) è un’alternanza quasi periodica (periodo oscillante fra 20 a 36 mesi) tra venti prevalentemente occidentali e venti prevalentemente orientali nella stratosfera, tra i 18 e i 30 km di quota. Queste correnti stratosferiche tendono poi a propagarsi anche negli strati più bassi e, attraverso un meccanismo molto complicato, ad influenzare il tempo sulle nostre regioni.
In generale una QBO con segno negativo comporta irruzioni da est più frequenti e quindi l’arrivo di aria più fredda sulle nostre regioni, come è avvenuto lo scorso inverno. Una QBO positiva, invece, tende a far prevalere le correnti occidentali e ad inibire le discese di aria artica sull’Italia.
Ebbene, nelle ultime settimane la QBO ha invertito più velocemente del previsto il segno ed è diventata positiva con una tendenza a rafforzare il suo valore nelle prossime settimane.
Ecco quindi che è venuto meno un fattore determinante per pensare a un inverno particolarmente rigido e molto probabilmente le prossime emissioni dei modelli non potranno che tenerne conto…
Benchè sia ancora prematuro, anche per emettere una previsione, crediamo sia giusto sottolineare che nelle ultime settimane sia venuto meno quel fattore che in genere è determinante per avere un inverno freddo sulle nostre regioni, ovvero la QBO negativa.
La QBO (Quasi Biennial Oscillation) è un’alternanza quasi periodica (periodo oscillante fra 20 a 36 mesi) tra venti prevalentemente occidentali e venti prevalentemente orientali nella stratosfera, tra i 18 e i 30 km di quota. Queste correnti stratosferiche tendono poi a propagarsi anche negli strati più bassi e, attraverso un meccanismo molto complicato, ad influenzare il tempo sulle nostre regioni.
In generale una QBO con segno negativo comporta irruzioni da est più frequenti e quindi l’arrivo di aria più fredda sulle nostre regioni, come è avvenuto lo scorso inverno. Una QBO positiva, invece, tende a far prevalere le correnti occidentali e ad inibire le discese di aria artica sull’Italia.
Ebbene, nelle ultime settimane la QBO ha invertito più velocemente del previsto il segno ed è diventata positiva con una tendenza a rafforzare il suo valore nelle prossime settimane.
Ecco quindi che è venuto meno un fattore determinante per pensare a un inverno particolarmente rigido e molto probabilmente le prossime emissioni dei modelli non potranno che tenerne conto…
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